19 Giu MCS Concesa – VITA DI FRATERNITA’ – 28 maggio 2023
MCS Concesa – VITA DI FRATERNITA’ – 28 maggio 2023
A un certo punto mi sono fermato e ho fissato l’attenzione su questi due ragazzi: Giovanni Maria, il più piccolo e suo fratello Simone, grandicello anche per statura. Si muovevano in concorrenza l’un l’altro per accaparrarsi la persona giusta cui dare il giornalino (Il Carmelo oggi) e al tempo stesso dare indicazioni sulla nostra postazione presso la quale si potevano trovare libri e informazioni sul Carmelo e sul nostro Movimento. Sorridevo, sorridevamo e devo dire, che il pensiero è corso a quell’opportunità futura di averli sempre con noi ogniqualvolta faremo un banchetto per diffondere la spiritualità carmelitana. Agili, scattanti, ma soprattutto giovani, ovvero senza alcuna remora e con tanta serenità nel loro agire, che non si curavano minimamente di sbagliare eventualmente un passo. Certo, dapprima un po’ incerti e talora un poco abbacchiati per il rifiuto di qualcuno ad accettare il giornale, poi sempre più convinti delle loro possibilità e nella certezza di quello che stavano facendo, al punto che si sono galvanizzati non appena uno, due, tre persone, oltre ad accettare il giornalino in omaggio, hanno dato loro persino la mancia. Una volta messa in comune, nella cassa, ripartivano di buona lena e neppure un temporale prima titubante e poi scocciato da questa sicurezza sempre più ferma, è riuscito a rendere grigia questa giornata partita un po’ in sordina, ma terminata alla…garibaldina. Tant’è che il temporale ha preso poi tutt’altra direzione ed è come se non fosse mai riuscito in questa domenica, a spintonare via quel piacevole sole che aveva incoraggiato due signori, in mattinata, a sedersi…in riva al Naviglio per godersi un po’ di frescura, mettendo a mollo i loro piedi.
In sintesi Giovanni Maria e Simone in un paio d’ore avevano fatto più di tutti noi nell’intera giornata, garantendoci sole in quel pomeriggio più propenso a farci scappare, come detto, per via di quel temporale rimasto, almeno sul piazzale del Santuario di Concesa, all’asciutto.
Ho provato a tirare delle conclusioni e mi sono fermato di fronte a uno dei tanti pensieri arrivati a noi, di Albert Einstein, che condivido volentieri con voi:
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