08 Giu Il viaggio insieme a Parma per l’ordinazione sacerdotale del nostro Fr. FEDERICO
Il viaggio insieme a Parma per l’ordinazione sacerdotale del nostro Fr. FEDERICO
Per questa così lieta occasione di festa, noi studenti, accompagnati da Padre Davide, siamo partiti la mattina presto alla volta del Carmelo di Monza. Qui, ci siamo riuniti con Padre Renè ad un gruppo di laici e conoscenti della realtà monzese e a due suore dell’Istituto Mamma Rita legate alla storia di Fr.Federico. Il viaggio in pullman, durato circa due ore, lo abbiamo passato pregando per il cammino ed il traguardo raggiunto da Fr.Federico e recitando un rosario, scandito da brevi letture carmelitane. Avvicinandoci a Parma suor Tiziana ci ha introdotto alla realtà storica, economica, sociale e politica parmense, sottolineando il ruolo che ha avuto la famiglia Farnese nello sviluppo della zona parmigiana. Dopo aver costeggiato l’omonimo fiume Parma, siamo infine arrivati vicino al centro della città. Dopo una breve pausa caffè (necessaria per ottenere un gettone per sbloccare i bagni…),ci siamo diretti verso piazza Garibaldi. Sotto una fastidiosissima pioggia abbiamo ascoltato sempre suor Tiziana che ci ha illustrato le modalità di costruzione delle mura cittadine. Diretti poi verso piazza Garibaldi abbiamo aspettato l’arrivo di Padre Renzo, che dopo essersi fatto attendere con la scusa di un battesimo, ci ha portati al duomo, facendoci da cicerone tra le strade e i luoghi di principale interesse.
Dopo aver ammirato lungo il tragitto una miriade di costellazioni di negozi locali di salumi e prosciutti squisiti, siamo arrivati alla cattedrale di Santa Maria Assunta, nome ufficiale del duomo di Parma. E’ stato davvero interessante ascoltare la voce esperta di padre Renzo che ci ha spiegato come nulla sia casuale dentro e fuori nell’architettura del duomo e che dietro ogni dettaglio vi sia una rilevanza profondamente simbolica che si fa espressione di un senso di trascendenza cristiana che porta dal “fisico” al “metafisico”. Padre Renzo e suor Tiziana, facendoci da guide, ci hanno poi narrato la storia delle grandi bellezze artistiche presenti all’interno, tra cui, per citare solo le più famose, la celeberrima “deposizione” di Benedetto Antelami e la meravigliosa cupola del Coreggio, un’opera ipnotizzante in cui l’uso della prospettiva e della luce creano un capolavoro di illusionismo visivo. In questa cornice così suggestiva e maestosa, dove abbiamo appreso convivere armoniosamente l’essenzialità della scultura romanica e lo sfarzo della pittura rinascimentale, si è svolta nel pomeriggio la messa di consacrazione di Fr. Federico. Dopo questa affascinante visita Padre Renzo ci ha condotti in “tribunale”. Fortunatamente padre Renè, per fugare ogni timore, ci aveva detto precedentemente si trattasse di un ristorante! Ci siamo dunque concessi un bel pranzo appagante a base di affettati nostrani e tortellini locali. Il pomeriggio è trascorso rapidamente tra un momento di pausa libera, un abbondante gelato e altre visite veloci per apprezzare le tante proposte artistiche. In particolare nella Chiesa di San Giovanni Evangelista, che certo potrebbe avere un sistema di illuminazione migliore e soprattutto più onesto,(malgrado diverse monete inserite le luci erano piuttosto restie a fare il loro dovere…), abbiamo visto la “lunetta” con il san Giovanni e l’aquila e la cupola dove si trova l’Ascensione di Cristo del solito Antonio Allegri, presenza protagonista della storia dell’arte parmense. Le nostre visite sono infine terminate con la chiesa di San Francesco del Prato, dalla storia assai travagliata, che con le soppressioni napoleoniche era diventata carcere cittadino per poi essere riconsegnata ai francescani intorno agli anni novanta ed attualmente in fase di restaurazione. Il culmine della giornata è stato raggiunto finalmente con la messa di ordinazione presbiterale presieduta dal vescovo di Parma, S.E. Mons. Enrico Solmi che ha tenuto un discorso davvero ricco di significato sull’essere “buon pastore”. Il provinciale padre Fausto ha invece raccontato la storia della vita religiosa di Fr.Federico, una vita di servizio spesa all’aiuto fraterno in comunità. La celebrazione ha visto la partecipazione sentita di tutti i presenti e l’apprezzamento caloroso delle parole di ringraziamento di padre Federico al termine. Dopo i saluti ed un’ultima sosta ad un bagno piuttosto nascosto ed impervio del duomo, eccoci congedare Parma e di ritorno sulla strada di casa. Arrivati a Monza piuttosto stanchi dopo una giornata così intensa, ed aver dato l’arrivederci a padre Renè, gli amici secolari e le care suore, siamo rientrati accompagnati da Padre Davide in convento, dove i più esausti sono andati a dormire, mentre i più coraggiosi hanno osato approfittare, non avendo cenato, di un buffet riservato ai musicisti che si erano appena esibiti in concerto sulle note di Mozart alla basilica del Corpus Domini.
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