Convento di Concesa

CONCESA

CARMELITANI SCALZI

PROVINCIA DI SAN CARLO BORROMEO

CONCESA

   TITOLO: Convento “Divina Maternità” dei Carmelitani Scalzi

   INDIRIZZO: via P. Benigno Calvi, 9 – 20056 (Concesa) Trezzo Sull’Adda (MI)

   TELEFONO DELLA COMUNITÀ: 02 90961489 – cell. Priore 324 5312834

   E-MAIL DELLA COMUNITÀ: conventoconcesa@gmail.com

   ANNO DI FONDAZIONE: 1647

   SITO WEB DELLA COMUNITÀ: www.santuariodelladivinamaternitadiconcesa.com

   ATTIVITÀ: Casa di preghiera, pastorale di animazione spirituale; confessioni direzione spirituale, accoglienza di gruppi, pellegrinaggi, concerti, feste carmelitane

BREVE STORIA: Pellegrini, viandanti e devoti di Maria, fin dalla seconda metà del 1500, venivano a Concesa per venerare l’immagine della Madonna che allatta il Bambino, posta su un salice nei pressi di un’antica […] fonte assai famosa , e di virtù mirabile in risanar gli infermi […]. Nel 1611, dove sgorgava l’acqua fu edificata una piccola cappella dove si collocò una nuova immagine della Madonna, di un modesto pittore (Stefano Manetta, fratello del curato di Concesa) il cui risultato superò le aspettative in quanto si scostava dalle capacità pittoriche dell’artista. A questa immagine si rivolgevano le donne nell’affrontare i rischi della gravidanza, e dopo il parto venivano in pellegrinaggio a ringraziare “Maria” per la felice nascita, per pregare e far benedire i pannicelli bianchi dei neonati. Questa devozione non passò inosservata a S.E. il Card. Cesare Monti Arcivescovo di Milano (1635/1650) che a sue spese volle erigere un Santuario in onore a Maria SS. Aperto in forma solenne e affidatone la cura a due sacerdoti Oblati di San Carlo e visto che i due religiosi non potevano bastare alle cure spirituali di una continua affluenza di fedeli, fece costruire anche un Convento per una comunità di quindici religiosi. La costruzione fu terminata in cinque anni, e il 27 marzo 1647 S.E. Il Card. Monti poté consegnare ai Padri Carmelitani: Santuario – Convento – Orto e Giardino. Per oltre 150 anni il Santuario fu fonte d’immenso bene spirituale e punto di riferimento per la pietà popolare. Nel corso degli anni tuttavia I Padri subirono le dolorose soppressioni: Napoleonica (1782) e quella Cisalpina (1797), e affrontare con tanti sacrifici e sofferenze il restauro del “rudere”, tale era il complesso religioso trasformato in filanda, poi  riscattato e donato ai Padri, grazie alla benevolenza del nobile benefattore Conte Luigi Confalonieri  Strattmann (1855) e del Cardinale Carlo Romilli che con decreto del 6 novembre 1857 ridonava a loro ogni cosa. Nel dicembre 1858 fu aperta la sede del NOVIZIATO della Provincia per giovani che qui desiderano iniziare la vita religiosa. Nel 1984, aperta una “CASA DI PREGHIERA” per quanti vogliono avvicinarsi al Buon Dio, gustare la intimità con lui nella PREGHIERA, nel RACCOGLIMENTO, nel SILENZIO, in un ambiente sereno e di pace soprattutto nei ritiri Spirituali.

Giardino coltivabile nel convento
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